BIOGRAFIA
Daniela nasce a Milano nei favolosi anni sessanta, figlia di una bella isolana scalza, greca di Rodi, e di un aitante ingegnere friulano con gli scarponi chiodati. I nonni turchi, armeni e slavi ne completano l’anomalo D.N.A., influenzando così, non solo l’improbabile cocktail del suo sangue, la perversa articolazione delle sue radici e l’estensione dei rami, ma anche l’ampiezza dei suoi interessi e le sfaccettature del carattere.
Dopo una prima travagliata infanzia a Milano, durante la quale comincia ascrivere per disperazione, l’autrice segue la famiglia a Imola per un anno emezzo e poi a Belluno. “Lassù tra le montagne” trascorre l’adolescenza,sconvolgendo i bigotti in e socializzando con gli sconvolti out, crescendo convinta di essere una disadattata.
Scuola dell’obbligo: sei istituti diversi in tre diverse città. Le amicizie,ciò che più le sta a cuore, sono messe a dura prova dai continui spostamenti eda un padre autoritario. Anche uomo di grande cultura, però, e pieno diinteressi (letteratura, cinema, fotografia, natura) che le trasmette e che Daniela beve, assetata di conoscenza. Saranno proprio l’amore per la conoscenzae l’impegno nello studio che le permetteranno di camminare “on the wild side”,senza scivolare nel precipizio - a parte qualche episodio - dal quale è risalita in stile Will Coyote.
Non è facile gestire energia, complessità, urgenza di espressione in una condizione di perenne precarietà e di cambiamenti continui. E, infatti, la Danj non ci riesce benissimo. Così adotta Nietzsche come via difuga filosofico-esistenziale: “Bisogna avere un caos dentro di sé per generare una stella che danza”. Sì, questo sembra essere il leit-motiv della sua vita. Ma il caos non è solo dentro, è soprattutto fuori. E di stelle ballerine in giro forse non ce n’è bisogno, o forse pochi se ne accorgono e le apprezzano...
Poco più che ventenne lascia la famiglia in cerca di fortuna, per gravi dissidi col padre, torna a Milano, città sconosciuta di un’infanzia surreale, e sbatte immediatamente contro tutti i muri che trova, a partire da quelli del Leoncavallo. Distrutta da esperienze come la violenza sessuale e la sopravvivenza precaria, si lascia andare e si ammala di anoressia, rifiutando se stessa, punendosi per gli errori commessi. In fin di vita, viene trascinata da un amico medico nel reparto psichiatrico di Villa Turro. Ma non ha nessuna intenzione di raccontare l’inferno in cui è vissuta in quel periodo: un’allucinazione, un mostro, unincubo da non augurare nemmeno al peggior nemico. (Ve n’è una traccia nellapoesia 25 grammi, contenuta nella sua seconda silloge “Segreta”). Ne esce peggio di prima, ma la volontà decide di fare il suo dovere, e la Rusich si rialza con fatica, con disperazione, con amore smisurato per la vita.
Lavora per due testate locali ottenendo così il libretto di pubblicista,viaggia, si rimette a studiare ed entra di ruolo nella scuola statale, doveinsegna per venticinque anni. Si sposa, è infelice, si ammala, si separa, perde due figlie - una nasce morta - incontra l’amore della sua vita [ma forse non era lui]. Insomma, il caos la perseguita, ma lei è testarda, appassionata, e va avanti. Vive con i gatti e la poesia. Scrive, progetta, diventa redattore delsito Poetika.it, molti suoi scritti (racconti, poesie, fiabe) vengonopubblicati da numerose case editrici (Giulio Perrone, Aletti, Albus, LDS, Zona,Onirica Edizioni). Realizza diverse videopoesie, fonda un circolo culturale “Casteld’Arte”,fucina di idee e di artisti oggi affermati.
Pubblicazioni: Rendimi l’anima – poesie – Edigiò 2008, MaltaFemmina – romanzo corale Zona Editrice 2009, Segreta – poesie – Onirica Ed.2010, C’è Nessuno? romanzo – Onirica Ed. 2011., Wings - graphic Novel - Archè -poesie – Onirica Ed. 2015.E' in uscita la sua quarta silloge.
Primo premio al XVIconcorso internazionale, patrocinato dalla Presidenza della Repubblica, “ThemRomano”, con il racconto Porrajmos - l’olocausto zingaro. Primo premio alconcorso “Un monte di poesia” 2009 con la lirica Segreta, che dà il titolo allasua seconda silloge, terza al concorso nazionale “Poetando” con la primaraccolta poetica “Rendimi l’anima”, tra i cinque finalisti assoluti del Premio“Massa città fiabesca di mare e di marmo” con la silloge “Segreta” nel 2011, enel 2012 con la poesia “Mia viandante senza tempo” presso l’Accademia Alfieridi Firenze premio della giuria al concorso nazionale “Massa città di mare e dimarmo”. Il suo primo romanzo, “C’è Nessuno?”, che ha raggiunto le duemila copievendute, sta riscuotendo grande successo di pubblico e di critica. Poi si stancadi partecipare ai concorsi, ma ne presiede uno: il Premio Letterario NazionalePoetika, giunto all'ottava edizione.
Nel luglio del 2013 si trasferisce in Toscana, dove fonda l’Associazioneculturale CreAzione.
Nel 2015 viene mollata in mezzo a una strada dal suo compagno (ex, molto ex), e - dopo un anno e mezzo di depressione - decide di mollare tutto per andare a vivere a Lanzarote da sola.
Adesso, però, è di nuovo in pista e sta scrivendo il suo secondo romanzo, dal titolo provvisorio “Nessuno sa dov’è”.
Tié! 😉